Cosa fare quando il vostro bambino è provocatorio e voi non avete quasi più energie?
Assicurati che tuo figlio non si metta in pericolo quando fa i capricci.
Fagli capire che sei presente e, se possibile, lascialo tranquillo. Le parole e il conforto non servono a nulla in questi momenti e a volte non fanno altro che peggiorare la situazione;
Dopo aver fatto i capricci, il bambino ha bisogno di conforto e vicinanza e sarà più ricettivo anche alle parole.
Le minacce e le punizioni non servono a prevenire i capricci, bensì a peggiorarli.
I capricci fanno parte dello sviluppo del bambino e sono il modo attraverso cui il piccolo si esercita a gestire le proprie emozioni. Si tratta di un aspetto importante.
Il bambino è arrabbiato con la situazione o con se stesso. Non ce l’ha con te. I capricci non sono il risultato di un’educazione sbagliata.
Cosa si può fare per ridurre i capricci ed evitare che la batteria si scarichi?
Osserva tuo figlio per riconoscere i momenti critici. Sete, fame, malattia, noia, stanchezza o richieste eccessive possono contribuire a scatenare i capricci.
Prevedi un tempo sufficiente ad affrontare i cambiamenti. I bambini non amano essere distolti dal sonno o dai loro giochi e hanno bisogno di più tempo per adattarsi alle novità. Tienilo a mente quando programmi la giornata.
Spesso è meglio ridurre. Troppe o continue istruzioni, come ad esempio «Fai silenzio!» o «Fai attenzione!», rendono i bambini nervosi. Questo può far sì che smettano di ascoltare o si rifiutino di farlo.
Incoraggia il tuo bambino a essere indipendente. Lascia che il bambino faccia da solo e non intervenire in maniera troppo tempestiva. È utile lasciargli molto tempo a disposizione.
Pensa a te. Concediti dei momenti di riposo regolari e pensa a una persona di tua fiducia che potrebbe darti una mano.
... tuo figlio non riesce più a sfogare il suo malumore e i capricci non cessano.
Perché e come i bambini fanno i capricci?
Tra il 18° e il 24° mese di vita, i bambini compiono un passo importante nello sviluppo. Si percepiscono come persone indipendenti e iniziano a scoprire il mondo con fiducia in loro stessi. Durante questo processo, si scontrano ripetutamente con dei limiti, i quali possono essere regole e divieti imposti dei genitori o limiti delle proprie capacità e dell’ambiente che li circonda. Spesso il bambino non riesce a fare le cose come vorrebbe. Questo ha su di lui un effetto frustrante e può renderlo arrabbiato e disperato. Poiché a quest’età non hanno ancora imparato a gestire i propri sentimenti, i bambini fanno i capricci. Queste esperienze sono molto importanti per loro, perché così imparano a gestire i sentimenti, nonché lo stress e la frustrazione. Gli esperti parlano quindi di una fase di autonomia; non sono infatti i capricci in sé a essere decisivi in questa fase della vita, ma il fatto di diventare indipendenti.
Come e quando i bambini fanno i capricci?
La cosiddetta fase dei capricci può iniziare a partire dal 18° mese e durare fino all’età di circa 4 anni e mezzo. La sua intensità varia da bambino a bambino: a seconda del temperamento, anche una protesta silenziosa o il gesto di ritirarsi nella propria stanza può essere espressione dei capricci.
A partire dai tre anni, il bambino impara a gestire i propri sentimenti in modo sempre più preciso. L’uso del linguaggio lo aiuta a calmarsi e a esprimersi meglio. In genere, la parola è in grado di ridurre i capricci.
Fonti:
www.fuerslebengut.ch
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